I disordini temporo-mandibolari (TMD) sono la causa non dentale più comune di dolore oro-facciale con eziologia multifattoriale. L'eziologia, la diagnosi e il trattamento dei disordini temporo-mandibolari (TMD) sono ancora controversi. Le linee guida della American Academy of Pain Orofacial suggeriscono un legame tra TMD e colonna vertebrale cervicale. Mehta et al., identificano la 'triade di disfunzione', che incorpora il dolore miofasciale e la disfunzione, il derangement interno dell'articolazione temporo-mandibolare (ATM) e la disfunzione della colonna vertebrale cervicale (CSD).
Ci sono numerosi tipi di associazioni anatomiche, biomeccaniche, neurologiche e patologiche tra la colonna vertebrale cervicale e la regione cranio-facciale. Il rapporto tra la posizione della testa e del collo e l'incidenza di TMD è un argomento di ricerca comune che non ha avuto tanto successo nonostante tanti anni di ricerca.
Eppure, molti studi suggeriscono che alcune posture a livello cerebrale e spinale possono essere fattori che contribuiscono ai TMD. Altri autori non supportano l'ipotesi che la postura della testa e cranio-cervicale possa essere un fattore predisponente per disordini temporo-mandibolari.
SCOPO:
Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la postura di testa e regione cranio-cervicale tra gli individui con e senza TMD (e i suoi sottotipi) attraverso il metodo fotografico e radiografico.
MATERIALI E METODI:
Trentaquattro pazienti con TMD diagnosticati secondo criteri diagnostici per la ricerca di TMD (RDC / TMD), e sono stati divisi in 2 gruppi: il primo gruppo aveva una patologia muscolare, il secondo gruppo presentava uno spostamento del disco. Il gruppo di controllo composto da 34 soggetti non aveva TMD. Sono state scattate fotografie con vista laterale e dove veniva evidenziato l'angolo di posizione della testa. La postura cranio-cervicale è stata valutata attraverso la proiezione laterale radiografica del cranio, con due angoli (cranio-cervicale, curvatura cervicale) e due distanze (spazio suboccipitale, distanza Atlas-Axis).
RISULTATI:
La postura della testa non ha mostrato alcuna differenza statisticamente significativa tra il gruppo I, il II e il gruppo di controllo in entrambi i metodi fotografici e radiografici. L'angolo di curvatura cervicale ha mostrato una differenza significativa soltanto nel gruppo I. La distanza Atlas-Axis era statisticamente significativa nel gruppo II.
CONCLUSIONE:
Il presente studio ha confermato che vi è un'associazione negativa tra la postura della testa e i disordini temporo-mandibolari, considerando anche che lordosi cervicale era presente soltanto nel primo gruppo.
English Abstract
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