L'obiettivo di questo studio è quello di verificare l'ipotesi che il dolore sperimentale nel muscolo massetere o dell'articolazione temporomandibolare (ATM) riduce la forza massima volontaria del morso anteriore (MVBF) e l'attività muscolare della mascella in relazione allo sforzo percepito.
Quindi sono stati reclutati sedici volontari che hanno partecipato a due sessioni sperimentali. Ai partecipanti è stato iniettato un 0,2 ml di glutammato monosodico (1,0 M) o nel muscolo massetere o nell'ATM. Sono stati registrati 10 volte, in un intervallo di 2 minuti prima e dopo l'iniezione, la MVBF, l'attività del massetere, il muscolo temporale e i muscoli digastrici attraverso un'elettromiografia di superficie. Il dolore è stato misurato utilizzando una scala analogica visiva e il McGill Pain Questionnaire. Inoltre, ai partecipanti è stato chiesto come hanno percepito l'interferenza del dolore sulle loro attività masticatorie.
Non vi era alcuna differenza significativa dell'intensità del dolore di picco e la durata del dolore tra il muscolo doloroso e le iniezioni nell'ATM, ma quest'ultima ha prodotto una zona di irradiazione molto più grande. Il dolore nel muscolo e nell'ATM non ha modificato in maniera significativa la MVBF dai livelli basali. Anche l'attività dell'EMG non differiva significativamente dai livelli basali durante il dolore muscolare. Tuttavia, c'è stato un aumento significativo nell'attività EMG del muscolo temporale e una diminuzione significativa nell'attività EMG del muscolo digastrico anteriore rispetto alla condizione basale durante il dolore dell'ATM. I rapporti basati sul soggetto hanno anche rivelato che nella maggior parte dei casi (62,5%), il dolore non interferisce con l'attività della MVBF.
Per questi motivi, gli autori arrivano alla conclusione che il dolore sperimentale, sia del muscolo massetere che dell'ATM, non influisce sulla MVBF, in conformità con i rapporti basati sui soggetti esaminati. L'attività muscolare della mascella, fatta eccezione per l'attività EMG del temporale anteriore e dei muscoli digastrici durante il dolore dell'ATM, è rimasta inalterata dal dolore.
I risultati suggeriscono che non è il dolore in sé, ma piuttosto come il dolore viene percepito, che può portare ad un nuovo adattamento della funzione motoria, sostenendo un modello di adattamento al dolore integrato è differente tra soggetto e soggetto.
English Abstract
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