Il Grinding test (o Test di Apley) è uno dei diversi test che si possono eseguire in caso di sospetta lesione o sofferenza di uno dei menischi del ginocchio. Si esegue questo test clinico per una sospetta lesione del menisco interno e del menisco esterno, riuscendo a distinguere se la zona interessata riguardi il corno anteriore o il corno posteriore di uno dei due menischi. Il test Apley è chiamato così per il nome del suo inventore: Alan Graham Apley (1914-1996), chirurgo ortopedico britannico.
Per eseguire il test, il paziente si trova in posizione prona (faccia in giù) su un lettino e flette il ginocchio ad un angolo di novanta gradi. L'esaminatore mette il proprio ginocchio sulla faccia posteriore della coscia del paziente (facoltativo). La tibia viene poi compressa in direzione perpendicolare al ginocchio mentre quest'ultimo viene ruotato esternamente o internamente. Se questa manovra produce dolore, si tratta di un "test di Apley positivo" ed è probabile un danno al menisco.
Durante la rotazione interna, sono interessate due zone di maggiore compressione: il corno anteriore del menisco esterno e il corno posteriore del menisco interno. Durante la rotazione esterna, sono interessate due zone di maggiore compressione: il corno anteriore del menisco interno e il corno posteriore del menisco esterno. Dalla posizione di partenza, una flessione maggiore di 90 gradi di ginocchio potrà incidere maggiormente sui corni posteriori, un ritorno parziale all'estensione del ginocchio potrà incidere maggiormente sui corni anteriori.
Il Grinding Test è stato più volte oggetto di studio per verificare e aggiornare i parametri di sensitività, specificità, accuratezza, valore diagnostico predittivo positivo e negativo. Tre valori in particolare, possono essere più attendibili.
Sensibilità: 97%
Specificità: 87%
Accuratezza: 65%
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