Anatomia - Apparato locomotore - Muscoli intrinseci del piede

In questa rubrica parleremo dei muscoli che prendono origine e si inseriscono nell'ambito del piede. Iniziamo col dire che ci sono due gruppi di muscoli: un gruppo di muscoli dorsali e un gruppo di muscoli plantari. Possiamo distinguere ancora meglio un gruppo mediale, un gruppo laterale e un gruppo intermedio.







Partiamo con i muscoli dorsali. Si tratta in realtà di un unico muscolo, l'estensore breve delle dita. Questo origina dalla faccia superiore e laterale del calcagno, per portarsi in avanti e medialmente e dividersi in quattro ventri muscolari. Questi si vanno ad inserire sulla fascia estensoria delle prime quattro dita. In realtà, mentre i tendini del secondo, terzo e quarto dito sono più o meno uniti tra di loro all'origine, il primo tendine tende ad assumere un andamento indipendente, e per questo si parla anche di estensore breve dell'alluce, quasi appunto a voler delineare un muscolo totalmente diverso. Superficialmente a questo muscolo, sono presenti i tendini dell'estensore comune delle dita e il peroniero anteriore. Questo complesso muscolare, con la sua azione, estende le prime quattro dita.

Passiamo quindi ai muscoli plantari del piede. Qui distinguiamo come già detto un gruppo mediale, intermedio e laterale. Vediamo prima i muscoli mediali, che in totale sono quattro. Il più mediale, non che il più lungo e il più superficiale, è il muscolo abduttore dell'alluce. Esso origina dal processo mediale della tuberosità del calcagno per portarsi anteriormente e andarsi ad inserire sulla porzione laterale della base della falange prossimale dell'alluce. Con la sua azione, andrà ad abdurre e in parte anche a flettere l'alluce. Lateralmente al muscolo abduttore dell'alluce è presente il flessore breve dell'alluce. Questo muscolo origina dalla faccia plantare dei tre cuneiformi e anche dal legamento plantare lungo, si porta in avanti e si divide in due fasci: il fascio mediale si va ad unire al tendine del muscolo abduttore dell'alluce e si inserisce alla base della prima falange; il fascio laterale si va ad unire al capo obliquo del muscolo adduttore dell'alluce. Con la sua azione va a flettere l'alluce. Lateralmente al flessore breve dell'alluce si trova il muscolo adduttore dell'alluce. In realtà si potrebbe parlare di due muscoli, che hanno però un'azione sinergica tra di loro. Quindi abbiamo un capo trasverso del muscolo adduttore e un capo obliquo. Il capo obliquo nasce dal cuboide, dal terzo cuneiforme e in parte dal legamento plantare lungo, si porta in avanti e medialmente per andare ad inserirsi con il tendine del muscolo flessore breve dell'alluce a livello della prima falange. Per quanto riguarda invece il capo trasverso, origina da tutte le articolazioni metatarso-falangee (esclusa la prima) e si va ad inserire in prossimità del tendine di inserzione del capo obliquo. Entrambi, funzionando in sinergia, vanno a flettere ma soprattutto ad addurre l'alluce.

Passiamo adesso ai muscoli plantari laterali. Se per i plantari mediali si trattava di muscoli che avevano come funzione quella di agire sull'alluce, adesso troveremo dei muscoli che agiranno sul quinto dito. Troviamo il muscolo abduttore, il muscolo adduttore (flessore) breve e il muscolo opponente del quinto dito. Il più laterale e quindi il più superficiale è il muscolo abduttore. Si tratta di un muscolo che origina dal processo laterale della tuberosità del calcagno per portarsi in avanti e in parte anche medialmente terminando con un tendine che prende inserzione alla tuberosità del quinto osso metatarsale, nonché alla base della falange prossimale del quinto dito. Con la sua azione, abduce il quinto dito. Medialmente e quindi profondamente rispetto all'abduttore, troviamo il flessore breve. Nasce dalla base del quinto osso metatarsale e dal legamento plantare lungo e si porta in avanti per andare ad inserirsi sulla base della prima falange del quinto dito. Con la sua azione flette il quinto dito. Leggermente più medialmente rispetto al muscolo flessore breve, troviamo il muscolo opponente. Questi due muscoli sono molto intimi fra di loro, tant'è che spesso sono uniti. Origini e inserzioni sono grosso modo simili. L'azione è quella di flettere e addurre il quinto dito.

Terminiamo la trattazione dei muscoli del piede con i muscoli plantari intermedi. Bisogna fare un'ulteriore suddivisione. I muscoli plantari intermedi superficiali, mediali e profondi. In realtà, l'unico muscolo plantare intermedio superficiale è il muscolo flessore breve delle dita. Esso origina dal processo mediale della tuberosità del calcagno, per andare a portarsi in avanti e arrivati a metà del piede, le sue fibre si dividono in quattro per andare a terminare sulla base della seconda falange delle ultime quattro dita. E' importante ricordare che a livello terminale i tendini si biforcano a forcina. Con la sua azione andrà a flettere le dita (tranne l'alluce) e sarà ricoperto nella parte più superficiale dall'aponeurosi plantare. Vediamo adesso i muscoli plantari mediali intermedi. Si tratta di due muscoli: il quadrato della pianta e i muscoli lombricali. Il quadrato della pianta origina con due capi (anche se non sono ben distinguibili): il primo origina dalla faccia inferiore del calcagno in prossimità della tuberosità laterale, mentre l'altro origina della faccia mediale. I due capi si fondono in un'unica lamina che si va ad inserire sul tendine del muscolo flessore lungo delle dita. Con la sua azione, coopera con il flessore lungo delle dita, partecipando alla flessione delle dita. I muscoli lombricali sono quattro e nascono dai tendini del muscolo flessore lungo delle dita. Questi si portano in avanti e terminano sul lato mediale dell'estremità prossimale della prima falange. La loro azione è quella di andare a flettere la prima falange e di conseguenza estendere la seconda e terza falange delle ultime quattro dita. Il gruppo dei muscoli plantari intermedi profondi è dato dagli interossei, dorsali e plantari. Gli interossei plantari sono tre muscoli, che occupano la faccia mediale del terzo, quarto e quinto osso metatarsale, ma anche la faccia inferiore della base. Si portano in avanti e si vanno ad inserire sulla porzione mediale della base della falange prossimale del dito corrispondente. Con la loro azione quindi flettono la prima falange, estendendo le restanti due e spostano medialmente il terzo, il quarto e il quinto dito. I muscoli interossei dorsali originano dalla faccia frontale delle ossa metatarsali (da entrambe le facce) per andare ad inserirsi sulla base delle falangi prossimali, con delle piccole differenze: il primo e il secondo terminano rispettivamente sulla parte mediale e sulla parte laterale sulla falange prossimale del secondo dito, mentre il terzo e il quarto vanno sulla falange prossimale lateralmente al terzo e al quarto dito. Questi muscoli sono importanti nell'azione di flesso-estensione delle falangi, nonché anche di abduzione del terzo e del quarto dito rispetto al secondo.

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