L'epicondilite (nota anche come "gomito del tennista"), generalmente è causata dall'uso eccessivo dei tendini del comparto estensore dell'avambraccio (CET), che prevalentemente colpisce l'estensore radiale breve del carpo. Il termine "epicondilite" è in realtà un errore di nome, perché la condizione esattamente è caratterizzata da infiammazioni acute o croniche, suggerendo così la terminologia di "tendinopatia laterale del gomito" come termine più appropriato. Gli studi istologici hanno dimostrato la degenerazione da accumulo e l'iperplasia angiofibroblastica all'interno del tendine che porta alla rottura parziale o completa.
La diagnosi gold standard dell'epicondilite laterale è essenzialmente la storia del paziente e l'esame clinico. I pazienti lamentano un dolore laterale al gomito che è tipicamente aggravato da prese resistenti e dall'estensione del polso. All'esame fisico i pazienti dimostrano una sofferenza localizzata al CET. La risonanza magnetica (MRI) ha un'ottima risoluzione di contrasto dei tessuti molli e ha dimostrato livelli accettabili di sensibilità, specificità e accuratezza nella diagnosi dell'epicondilite laterale. Tuttavia, pochi studi hanno determinato l'inter-affidabilità e l'intra-affidabilità per l'epicondilite laterale, il rapporto tra le anomalie della RM e del CET e il sintomo clinico del paziente.
ABSTRACT
Lo scopo dello studio è quello di determinare l'affidabilità della risonanza magnetica (MRI) per l'epicondilite laterale e indagare se esiste una relazione potenziale tra le anomalie riscontrate nella MRI del tendine comune estensorio (CET) e il suo sintomo clinico .
Il gruppo di studio comprendeva 96 pazienti (46 uomini e 50 donne) con una diagnosi clinica di epicondilite laterale cronica. Un sistema di scale su MRI è stato usato per valutare il grado di tendinopatia. Tre radiologi muscolo-scheletrici indipendenti, che sono stati informati sulle condizioni cliniche dei pazienti, hanno scelto le immagini separatamente. I sintomi clinici sono stati valutati utilizzando la Patient-Rated Tennis Elbow Evaluation (PRTEE).
Dopo che tutti i pazienti sono stati esaminati, un totale di 96 gomiti aveva una tendinopatia valutata con MRI, di cui 38 (39,6%) con grado 1, 31 (32,3%) con grado 2 e 27 (28,1%) con grado 3. L'affidabilità di osservazione per l'interpretazione con la MRI dei gradi di tendinopatia è stata buona e si è determinata una correlazione positiva tra i gradi di tendinopatia e la scala PRTEE.
La MRI è uno strumento affidabile nella determinazione della gravità radiologica dell'epicondilite laterale cronica. La gravità del segnale della risonanza magnetica cambia positivamente con il sintomo clinico del paziente.
Lo scopo dello studio è quello di determinare l'affidabilità della risonanza magnetica (MRI) per l'epicondilite laterale e indagare se esiste una relazione potenziale tra le anomalie riscontrate nella MRI del tendine comune estensorio (CET) e il suo sintomo clinico .
Il gruppo di studio comprendeva 96 pazienti (46 uomini e 50 donne) con una diagnosi clinica di epicondilite laterale cronica. Un sistema di scale su MRI è stato usato per valutare il grado di tendinopatia. Tre radiologi muscolo-scheletrici indipendenti, che sono stati informati sulle condizioni cliniche dei pazienti, hanno scelto le immagini separatamente. I sintomi clinici sono stati valutati utilizzando la Patient-Rated Tennis Elbow Evaluation (PRTEE).
Dopo che tutti i pazienti sono stati esaminati, un totale di 96 gomiti aveva una tendinopatia valutata con MRI, di cui 38 (39,6%) con grado 1, 31 (32,3%) con grado 2 e 27 (28,1%) con grado 3. L'affidabilità di osservazione per l'interpretazione con la MRI dei gradi di tendinopatia è stata buona e si è determinata una correlazione positiva tra i gradi di tendinopatia e la scala PRTEE.
La MRI è uno strumento affidabile nella determinazione della gravità radiologica dell'epicondilite laterale cronica. La gravità del segnale della risonanza magnetica cambia positivamente con il sintomo clinico del paziente.
DISCUSSIONE
L'epicondilite laterale o il gomito del tennista è una condizione patologica del CET. La causa certa è il danno del tendine, spesso secondario alle contrazioni ripetute dei muscoli estensori dell'avambraccio. Questo porta alla rottura della struttura interna del tendine e alla degenerazione delle cellule e della matrice, che alla fine porta ad uno strappo macroscopico e alla ceduta del tendine.
La diagnosi dell'epicondilite laterale è spesso effettuata clinicamente; i pazienti presentano un continuum di sintomi che vanno dall'essere relativamente lievi, ma persistenti, disturbi durante le attività quotidiane fino al grado più grave di limitazione funzionale che presenta i sintomi in tutte le più diverse sfaccettature della vita quotidiana. Sono state adottate molte misure di risultato per stratificare i pazienti in base al loro sintomo come la scala analogica visiva (VAS), il questionario delle disabilità del braccio, della spalla e della mano (DASH), e la scala della funzionalità dell'arto superiore (UEFS).
Tuttavia, queste misure non possono accuratamente valutare i sintomi e le funzioni di una singola articolazione. Sono lunghe e contengono domande irrilevanti per un determinato problema o procedura. Il questionario per Patient-rated Tennis Elbow Evaluation (PTEE) con un punteggio dato al paziente è stato sviluppato da MacDermid e dai suoi colleghi che si concentrano esclusivamente sui pazienti con epicondilite laterale. Nello studio di Romper, si è dimostrato che il PRTEE era uno strumento affidabile, riproducibile e sensibile per valutare l'epicondilite laterale e aveva un più alto livello di risposta standardizzato (SRM) rispetto alle altre scale di valutazione. Quindi, nello studio in questione, si è scelta la PRTEE come valutazione clinica per i pazienti con epicondilite laterale.
L'apparenza della tendinopatia nell'epicondilite laterale in MRI comprende un segnale aumentato all'interno o intorno al CET, un addensamento del tendine e una raccolta discreta di fluido in prossimità del legamento laterale collaterale. Gli studi di Potter et al e Steinborn et al hanno riportato che la valutazione tramite MR delle epicondiliti laterali è ben correlata a risultati chirurgici ed istologici. Alcuni studi precedenti hanno dimostrato che negli individui con diagnosi di epicondilite laterale è statisticamente più probabile trovare dei cambiamenti di segnale in MRI rispetto a quelli senza. Ciò è confermato anche da uno studio di meta-analisi, il quale dimostra che in circa il 90% dei pazienti con epicondilite laterale si è riscontrato un segnale anomalo nel CET dei gomiti affetti rispetto al 14% dei gruppi di controllo.
Questo studio conferma, in accordo con gli studi precedenti, che la maggior parte dei pazienti con diagnosi clinica di epicondilite cronica presenta variazioni di segnale su MR. Gli studi di Walton et al e Martin et al hanno riferito che c'era una buona affidabilità alla risonanza magnetica nella valutazione della tendinopatia; si è anche confermato che la gravità dei cambiamenti del segnale RM può essere interpretata in modo affidabile da diversi radiologi e in più visioni.
CONCLUSIONI
In sintesi, la Risonanza Magnetica è uno strumento affidabile per determinare la gravità radiologica dell'epicondilite laterale e può essere riportata in modo affidabile tra gli osservatori in diverse occasioni. La MRI è anche uno strumento valido per valutare la gravità clinica dell'epicondilite laterale; la gravità dei cambi di segnale alla MR del CET è correlata positivamente ai sintomi clinici del paziente.
L'epicondilite laterale o il gomito del tennista è una condizione patologica del CET. La causa certa è il danno del tendine, spesso secondario alle contrazioni ripetute dei muscoli estensori dell'avambraccio. Questo porta alla rottura della struttura interna del tendine e alla degenerazione delle cellule e della matrice, che alla fine porta ad uno strappo macroscopico e alla ceduta del tendine.
La diagnosi dell'epicondilite laterale è spesso effettuata clinicamente; i pazienti presentano un continuum di sintomi che vanno dall'essere relativamente lievi, ma persistenti, disturbi durante le attività quotidiane fino al grado più grave di limitazione funzionale che presenta i sintomi in tutte le più diverse sfaccettature della vita quotidiana. Sono state adottate molte misure di risultato per stratificare i pazienti in base al loro sintomo come la scala analogica visiva (VAS), il questionario delle disabilità del braccio, della spalla e della mano (DASH), e la scala della funzionalità dell'arto superiore (UEFS).
Tuttavia, queste misure non possono accuratamente valutare i sintomi e le funzioni di una singola articolazione. Sono lunghe e contengono domande irrilevanti per un determinato problema o procedura. Il questionario per Patient-rated Tennis Elbow Evaluation (PTEE) con un punteggio dato al paziente è stato sviluppato da MacDermid e dai suoi colleghi che si concentrano esclusivamente sui pazienti con epicondilite laterale. Nello studio di Romper, si è dimostrato che il PRTEE era uno strumento affidabile, riproducibile e sensibile per valutare l'epicondilite laterale e aveva un più alto livello di risposta standardizzato (SRM) rispetto alle altre scale di valutazione. Quindi, nello studio in questione, si è scelta la PRTEE come valutazione clinica per i pazienti con epicondilite laterale.
L'apparenza della tendinopatia nell'epicondilite laterale in MRI comprende un segnale aumentato all'interno o intorno al CET, un addensamento del tendine e una raccolta discreta di fluido in prossimità del legamento laterale collaterale. Gli studi di Potter et al e Steinborn et al hanno riportato che la valutazione tramite MR delle epicondiliti laterali è ben correlata a risultati chirurgici ed istologici. Alcuni studi precedenti hanno dimostrato che negli individui con diagnosi di epicondilite laterale è statisticamente più probabile trovare dei cambiamenti di segnale in MRI rispetto a quelli senza. Ciò è confermato anche da uno studio di meta-analisi, il quale dimostra che in circa il 90% dei pazienti con epicondilite laterale si è riscontrato un segnale anomalo nel CET dei gomiti affetti rispetto al 14% dei gruppi di controllo.
Questo studio conferma, in accordo con gli studi precedenti, che la maggior parte dei pazienti con diagnosi clinica di epicondilite cronica presenta variazioni di segnale su MR. Gli studi di Walton et al e Martin et al hanno riferito che c'era una buona affidabilità alla risonanza magnetica nella valutazione della tendinopatia; si è anche confermato che la gravità dei cambiamenti del segnale RM può essere interpretata in modo affidabile da diversi radiologi e in più visioni.
CONCLUSIONI
In sintesi, la Risonanza Magnetica è uno strumento affidabile per determinare la gravità radiologica dell'epicondilite laterale e può essere riportata in modo affidabile tra gli osservatori in diverse occasioni. La MRI è anche uno strumento valido per valutare la gravità clinica dell'epicondilite laterale; la gravità dei cambi di segnale alla MR del CET è correlata positivamente ai sintomi clinici del paziente.
English Abstract
Full English Version PDF
Potrebbe interessarti:
- Epicondilite e tabagismo.
- Gestione conservativa del gomito rigido post-traumatico: la prospettiva di un fisioterapista.
- Effetto analgesico della terapia con onde d'urto extracorporee confrontata alla terapia con ultrasuoni nel gomito del tennista cronico.
Nessun commento:
Posta un commento