SFONDO:
Gli infortuni all'anca e all'inguine sono comuni in molti sport. La comprensione dei fattori di differenziazione tra gli atleti con dolore all'anca o all'inguine da quelli senza potrebbe facilitare la gestione e la prevenzione di queste patologie.
Anatomia - Apparato locomotore - Articolazioni del piede e della caviglia
In questa rubrica, analizzeremo l'articolazione tibio-fibulare distale, l'articolazione tibio-tarsica, le articolazioni del tarso, le articolazioni tarso-metatarsiche, le articolazioni intermetatarsiche e le articolazioni metatarso-falangee.
Il piede piatto nell'adulto: pato-fisiologia e possibili interventi.
FISIOPATOLOGIA
Il piede piatto è una patologia del piede che si manifesta principalmente sotto carico, e può in certe condizioni indurre una disfunzione del tendine del muscolo tibiale posteriore. Questa problematica può coinvolgere tre diversi livelli:
Il piede piatto è una patologia del piede che si manifesta principalmente sotto carico, e può in certe condizioni indurre una disfunzione del tendine del muscolo tibiale posteriore. Questa problematica può coinvolgere tre diversi livelli:
Gli effetti del Taping scapolare rigido sulla distanza acromion-omerale in spalle sane.
I soggetti con sindrome da conflitto sub-acromiale presentano una compromissione della distanza tra acromion e testa omerale, diminuita rispetto ai soggetti sani. Nella pratica clinica, ai pazienti viene messo il tape con l'intenzione di alterare la posizione della scapola e aumentare la distanza acromion-omerale. Tuttavia, la ricerca per determinare gli effetti del taping su questa problematica è ancora esigua.
Effetto della fatica indotta da una ultramaratona di 110 km sull'accelerazione da impatto tibiale e sulla cinematica dell'arto inferiore.
INTRODUZIONE
L'attenuazione delle onde d'urto generate dall'impatto del piede durante la corsa è una funzione importante del sistema muscolo-scheletrico umano e vede tra i principali protagonisti le curvature dell'osso, la parte di osso subcondrale, i dischi intervertebrali e l'imbottitura calcaneare. Anche i muscoli partecipano attivamente all'attenuazione del provvisorio stato di shock, secondo il paradigma "muscle tuning". Questo paradigma afferma che l'attività muscolare è regolata in base alle caratteristiche della forza di impatto, al fine di smorzare le vibrazioni con i tessuti molli. Lo smorzamento di queste onde d'urto si verifica per minimizzare gli effetti dannosi degli stessi urti e delle vibrazioni ripetitive. Le attività di corsa competitiva inducono un consistente affaticamento muscolare, il che può mettere in serio pericolo la capacità di ammortizzazione del muscolo.
Gli effetti del Self Myofascial Release, usando un rotolo di schiuma, sul ROM, sul recupero muscolare e sulle prestazioni: una revisione sistematica.
INTRODUZIONE
Il Self Myofascial Release (SMR) è una metodica utilizzata comunemente dai professionisti della riabilitazione e nel mondo del fitness per migliorare la mobilità miofasciale. Gli strumenti usati per il SMR includono un rotolo di schiuma e vari tipi di massaggiatori a rulli. Esistono prove che suggeriscono che questi strumenti possano migliorare il range di movimento (ROM) e il processo di recupero, diminuendo gli effetti del dolore muscolare acuto, l'indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata (DOMS), e le performance muscolari post esercizio. I foam roll e i vari tipi di massaggiatori a rullo sono disponibili in diverse dimensioni e densità di schiuma (Figura 1). I rotoli di schiuma in poliuretano sono in genere disponibili in due formati: standard (6 pollici × 36 pollici) e a metà (6 pollici × 18 pollici). Attraverso il foam roll, il paziente utilizza il suo peso corporeo per fare pressione ai tessuti molli durante il movimento di rollio. La pressione è spesso applicata alle estremità superiori del muscolo bersaglio. La pressione durante l'azione di rotolamento è determinata dalla forza indotta dalle estremità superiori. Anche la comune palla da tennis è stata considerata una forma di massaggio simile al foam roll e la sua azione è stata più volte oggetto di studio.
Il Self Myofascial Release (SMR) è una metodica utilizzata comunemente dai professionisti della riabilitazione e nel mondo del fitness per migliorare la mobilità miofasciale. Gli strumenti usati per il SMR includono un rotolo di schiuma e vari tipi di massaggiatori a rulli. Esistono prove che suggeriscono che questi strumenti possano migliorare il range di movimento (ROM) e il processo di recupero, diminuendo gli effetti del dolore muscolare acuto, l'indolenzimento muscolare ad insorgenza ritardata (DOMS), e le performance muscolari post esercizio. I foam roll e i vari tipi di massaggiatori a rullo sono disponibili in diverse dimensioni e densità di schiuma (Figura 1). I rotoli di schiuma in poliuretano sono in genere disponibili in due formati: standard (6 pollici × 36 pollici) e a metà (6 pollici × 18 pollici). Attraverso il foam roll, il paziente utilizza il suo peso corporeo per fare pressione ai tessuti molli durante il movimento di rollio. La pressione è spesso applicata alle estremità superiori del muscolo bersaglio. La pressione durante l'azione di rotolamento è determinata dalla forza indotta dalle estremità superiori. Anche la comune palla da tennis è stata considerata una forma di massaggio simile al foam roll e la sua azione è stata più volte oggetto di studio.
Effetto della postura cranio-cervicale sulle attività muscolari addominali.
[Introduzione]
Nel mondo moderno, le persone sono spesso esposte a dispositivi multimediali come smartphone e computer, mantenendo posture scorrette per un lungo periodo di tempo durante l'utilizzo di questi dispositivi. Queste posizioni non corrette inducono la testa a spostarsi in avanti, aumentando la lordosi cervicale nel tratto superiore e appiattendo la colonna vertebrale cervicale più bassa. In questo modo si cambia la fisiologia della testa, che causa squilibrio muscolare, tensione durante l'estensione del collo e debolezza dei muscoli flessori cervicali profondi.
Nel mondo moderno, le persone sono spesso esposte a dispositivi multimediali come smartphone e computer, mantenendo posture scorrette per un lungo periodo di tempo durante l'utilizzo di questi dispositivi. Queste posizioni non corrette inducono la testa a spostarsi in avanti, aumentando la lordosi cervicale nel tratto superiore e appiattendo la colonna vertebrale cervicale più bassa. In questo modo si cambia la fisiologia della testa, che causa squilibrio muscolare, tensione durante l'estensione del collo e debolezza dei muscoli flessori cervicali profondi.
Anatomia - Apparato locomotore - Articolazione Coxo-Femorale
Questa articolazione è una delle più importanti del corpo umano, in quanto è vitale nello scaricare il peso. Si stabilisce tra l'acetabolo dell'anca e la testa del femore e presenta numerosi mezzi di fissità e legamenti, sia intrinseci che a distanza. Ecco quali sono le due superfici che si affrontano, liberate dalla capsula e dai legamenti. L'acetabolo nonostante si presenti molto profondo, non è completamente invaso dalla testa del femore, che rimane invece piuttosto esterna. Oltre tutto, l'acetabolo presenta un labbro glenoideo, che va quasi ad includere la parte restante della testa del femore.
Gli effetti sulla stabilizzazione scapolare della terapia basata sull'esercizio per il dolore, la postura, l'elasticità e la mobilità della spalla nei pazienti con sindrome da impingement scapolo-omerale.
La sindrome da impingement scapolo-omerale (SIS) è un disturbo comune per i pazienti di tutte le età e di diversi livelli di attività. Esso è stato definito come la compressione e l'abrasione meccanica delle strutture della cuffia dei rotatori che passano sotto l'arco coraco-acromiale durante l'elevazione del braccio. Una vasta gamma di fattori è coinvolto nell'eziologia di una SIS: anomalie anatomiche dell'arco coracoacromiale o della testa omerale, ischemia da sovraccarico, sovraccarico eccentrico ripetitivo, modelli cinematici alterati causati della scarsa coordinazione tra i muscoli della cuffia dei rotatori e dei muscoli scapolare, una cattiva postura e una discinesia scapolare. Le persone che costantemente eseguono movimenti ripetitivi, generalmente relativi alle loro mansioni lavorative o all'attività sportiva, sono a rischio di SIS. Il dolore e la disfunzione del paziente con SIS si verifica quando la spalla esegue dei movimenti in elevazione, una situazione che è comune durante molte attività della vita quotidiana e sportiva. I pazienti di solito lamentano una generale perdita di forza nei muscoli del cingolo scapolare durante il lavoro. Così, i pazienti sono a rischio di perdere la propria indipendenza fisica e l'occupazione, andando incontro ad importanti implicazioni socioeconomiche.
Infortuni ricorrenti al muscolo bicipite femorale: considerazioni.
BACKGROUND
Le lesioni da sforzo degli hamstrings (HSI) sono tra le lesioni più comuni nella popolazione attiva, e sono note per i loro alti tassi di re-infortunio. Nella American National Football League per esempio, le HSI si sono contraddistinte per essere il 12% di tutte le lesioni primarie, e il loro tasso di recidiva è notevole, al 32%. Sono l'infortunio più comune riportato nel calcio professionistico e rappresentano il 29% delle lesioni negli sprinters nel mondo dell'atletica.
Le lesioni da sforzo degli hamstrings (HSI) sono tra le lesioni più comuni nella popolazione attiva, e sono note per i loro alti tassi di re-infortunio. Nella American National Football League per esempio, le HSI si sono contraddistinte per essere il 12% di tutte le lesioni primarie, e il loro tasso di recidiva è notevole, al 32%. Sono l'infortunio più comune riportato nel calcio professionistico e rappresentano il 29% delle lesioni negli sprinters nel mondo dell'atletica.
La patologia del cercine glenoideo.
Il cercine glenoideo è la fibrocartilagine dell'articolazione della spalla, l'ancoraggio della capsula e dei legamenti della spalla. La morfologia del cercine varia regionalmente, soprattutto nella regione superiore e anteriore; queste varianti possono a volte essere confuse con aspetti patologici.
Quando è indicato l'intervento per una sindrome da dolore subacromiale?
In questo numero di Acta Orthopaedica, uno studio randomizzato ad opera di Ketola et al., si domanda il valore di un intervento chirurgico per la sindrome da conflitto sub-acromiale. Utilizzando il dolore auto-riferito come misura di esito primaria, gli autori non sono riusciti a trovare alcuna differenza tra i pazienti trattati con artroscopia tramite acromionplastica e i pazienti trattati con la fisioterapia sia a 2 anni sia a 5 anni di follow-up. Inoltre, i pazienti che non hanno beneficiato di un sollievo soddisfacente dei sintomi dopo il trattamento incruento, non hanno avuto sorte migliore dopo l'intervento chirurgico. Questi risultati si aggiungono a diverse pubblicazioni recenti (Diercks et al. 2014, Dong et al. 2015, Salytchev et al. 2015), che non hanno trovato alcuna differenza significativa quando si confrontavano il trattamento incruento e l'operazione per il dolore subacromiale.
Quando è indicato l'intervento per una sindrome da dolore subacromiale?
In questo numero di Acta Orthopaedica, uno studio randomizzato ad opera di Ketola et al., si domanda il valore di un intervento chirurgico per la sindrome da conflitto sub-acromiale. Utilizzando il dolore auto-riferito come misura di esito primaria, gli autori non sono riusciti a trovare alcuna differenza tra i pazienti trattati con artroscopia tramite acromionplastica e i pazienti trattati con la fisioterapia sia a 2 anni sia a 5 anni di follow-up. Inoltre, i pazienti che non hanno beneficiato di un sollievo soddisfacente dei sintomi dopo il trattamento incruento, non hanno avuto sorte migliore dopo l'intervento chirurgico. Questi risultati si aggiungono a diverse pubblicazioni recenti (Diercks et al. 2014, Dong et al. 2015, Salytchev et al. 2015), che non hanno trovato alcuna differenza significativa quando si confrontavano il trattamento incruento e l'operazione per il dolore subacromiale.
La black medicine: uno studio osservazionale sull'acquisto del caffè dei medici sul posto di lavoro.
SCOPO:
L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il consumo di caffè dei medici sul posto di lavoro e le differenze di consumo tra le diverse specializzazioni.
PARTECIPANTI:
766 medici qualificati (425 uomini, 341 donne) provenienti da tutte le specializzazioni mediche (201 medicina interna, 76 chirurgia generale, 67 anestesia, 57 radiologia, 48 ortopedia, 43 ginecologia, 36 neurologia, 23 neurochirurgia, 96 altre specializzazioni).
L'obiettivo di questo studio è stato quello di valutare il consumo di caffè dei medici sul posto di lavoro e le differenze di consumo tra le diverse specializzazioni.
PARTECIPANTI:
766 medici qualificati (425 uomini, 341 donne) provenienti da tutte le specializzazioni mediche (201 medicina interna, 76 chirurgia generale, 67 anestesia, 57 radiologia, 48 ortopedia, 43 ginecologia, 36 neurologia, 23 neurochirurgia, 96 altre specializzazioni).
La relazione tra la mobilità del piede e della caviglia per la misurazione dell'angolo di proiezione rispetto al piano frontale in adulti asintomatici.
SFONDO:
L'angolo di proiezione rispetto al piano frontale (FPPA) viene frequentemente usato come misura del valgo del ginocchio durante dei compiti funzionali dinamici, come ad esempio uno squat su una singola gamba. L'aumento del valgismo in dinamica del ginocchio si osserva nelle persone con patologie del ginocchio, tra cui il dolore femoro-rotuleo e le lesioni del legamento crociato anteriore. Visto che il piede è l'interfaccia principale con il piano di appoggio, la mobilità del piede e della caviglia possono influenzare il FPPA. Questo studio ha esaminato la relazione tra la mobilità del piede e della caviglia e il FPPA negli adulti asintomatici.
L'angolo di proiezione rispetto al piano frontale (FPPA) viene frequentemente usato come misura del valgo del ginocchio durante dei compiti funzionali dinamici, come ad esempio uno squat su una singola gamba. L'aumento del valgismo in dinamica del ginocchio si osserva nelle persone con patologie del ginocchio, tra cui il dolore femoro-rotuleo e le lesioni del legamento crociato anteriore. Visto che il piede è l'interfaccia principale con il piano di appoggio, la mobilità del piede e della caviglia possono influenzare il FPPA. Questo studio ha esaminato la relazione tra la mobilità del piede e della caviglia e il FPPA negli adulti asintomatici.
Il Calcagno
Posizione:
Retro-piede
Composizione e punti di repere:
Tubercolo dei peronieri - Tuberosità laterale - Tuberosità mediale - Tuberosità posteriore - Sustentaculum tali
Retro-piede
Composizione e punti di repere:
Tubercolo dei peronieri - Tuberosità laterale - Tuberosità mediale - Tuberosità posteriore - Sustentaculum tali
Il ruolo della titina nella contrazione muscolare eccentrica.
Si è sempre pensato che la contrazione muscolare e la regolazione della forza in un muscolo scheletrico avvenissero esclusivamente attraverso lo scorrimento relativo e l'interazione tra i filamenti contrattili di actina e miosina. Anche se questo modello di sarcomero a due filamenti ha funzionato bene nello spiegare le proprietà del muscolo in isometria e in contrazione concentrica, ha fallito miseramente nello spiegare le osservazioni sperimentali durante delle contrazioni eccentriche.
Attività muscolare e cinematica della testa nei movimenti liberi in soggetti con dolore cronico al collo: disfunzione motoria cervicale o bassa attivazione muscolare?
INTRODUZIONE
Le persone che hanno dolore muscolo-scheletrico al collo a lungo termine dopo incidenti automobilistici (colpo di frusta o WAD) possono aver sviluppato una disabilità che colpisce normalmente durante le attività di vita quotidiana. Una delle manifestazioni cliniche più importanti in persone con WAD a lungo termine è una disfunzione motoria della regione cervicale, tenuta in vita da un'alterata attivazione muscolare del collo e una minore velocità di conduzione nervosa. E' noto che si riducano infatti le misure di carico di resistenza isometrica e la forza di contrazione isometrica volontaria massima dei muscoli del cingolo scapolo-omerale e della nuca, in una WAD cronica. Per quanto riguarda i movimenti dinamici della testa relativamente non vincolati, alcune variabili cinematiche come la velocità di picco, sono anch'esse inferiori rispetto a soggetti sani e il picco di spostamento del movimento della testa è tipicamente ridotto nelle persone con WAD cronica. Collettivamente, queste alterazioni riducono la capacità funzionale della testa e del collo in persone con WAD cronica.L'esercizio nella tendinopatia.
Le tendinopatie sono tra le più comuni lesioni sportive/muscolo-scheletriche nelle società occidentali moderne. Molti approcci fisioterapici sono stati raccomandati in letteratura per la gestione della tendinopatia. Il trattamento più efficace nella gestione della tendinopatia è l'allenamento eccentrico.
Il carico, la velocità e la frequenza delle contrazioni sono i tre principi alla base degli esercizi eccentrici, discussi in questo studio.
Il carico, la velocità e la frequenza delle contrazioni sono i tre principi alla base degli esercizi eccentrici, discussi in questo studio.
La capsulite adesiva dell'anca: una recensione di indirizzamento per diagnosi, trattamento e risultato.
La capsulite adesiva (AC) dell'anca (vale a dire anca congelata), in parte a causa delle sue difficoltà nella diagnosi, è un'entità spesso trascurata e sottovalutata di patologia dell'anca. Questa recensione si propone di chiarire un approccio diagnostico e le opzioni di trattamento chirurgico (con esiti associati) come l'artroscopia dell'anca in caso di capsulite adesiva.
Esercizio e trofismo del muscolo multifido in caso di lombalgia: una breve rassegna.
[Obiettivo]
Lo scopo di questa revisione è stato quello di indagare i tipi di esercizi che possono migliorare il trofismo del muscolo multifido, sulla base di evidenze cliniche.
Lo scopo di questa revisione è stato quello di indagare i tipi di esercizi che possono migliorare il trofismo del muscolo multifido, sulla base di evidenze cliniche.
Vasodilatazione intensiva nella zona del dolore sciatico dopo dry-needling.
BACKGROUND:
La vasodilatazione a breve termine nella zona del dolore dopo il dry-needling (DN) nei trigger points attivi (TRP) è stata registrata in diversi casi di sciatica. Inoltre, si pensa che la presenza di TrPs in pazienti con sciatiche secondarie sia dovuta a lesioni primarie. Eppure, non si sa quanto spesso si verificano queste condizioni e se ogni TrPs possa provocare reazioni vasomotorie. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la prevalenza di TrPs attivi tra i pazienti con sciatica subacuta e la risposta al DN sotto termovisione ad infrarossi (IRT) attraverso il controllo con una telecamera.
La vasodilatazione a breve termine nella zona del dolore dopo il dry-needling (DN) nei trigger points attivi (TRP) è stata registrata in diversi casi di sciatica. Inoltre, si pensa che la presenza di TrPs in pazienti con sciatiche secondarie sia dovuta a lesioni primarie. Eppure, non si sa quanto spesso si verificano queste condizioni e se ogni TrPs possa provocare reazioni vasomotorie. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare la prevalenza di TrPs attivi tra i pazienti con sciatica subacuta e la risposta al DN sotto termovisione ad infrarossi (IRT) attraverso il controllo con una telecamera.
Affatticamento dei muscoli obliquo interno e trasverso dell'addome indotto da una postura accasciata da posizione seduta dopo 1 ora di lavoro in lavoratori da ufficio.
SFONDO:
La seduta prolungata è un fattore di rischio per il mal di schiena e porta ad un affaticamento muscolare in zona lombo-sacrale. Questo studio ha esaminato le caratteristiche del corpo, percependo il disagio e l'affaticamento muscolare del tronco in seguito al mantenimento di una posizione seduta per un'ora, in tre diverse posizioni assunte di norma da impiegati di ufficio.
La seduta prolungata è un fattore di rischio per il mal di schiena e porta ad un affaticamento muscolare in zona lombo-sacrale. Questo studio ha esaminato le caratteristiche del corpo, percependo il disagio e l'affaticamento muscolare del tronco in seguito al mantenimento di una posizione seduta per un'ora, in tre diverse posizioni assunte di norma da impiegati di ufficio.
Talalgia: fascite plantare.
La fascite plantare è una sindrome dolorosa molto comune, ma la sua esatta eziologia rimane ancora oscura. La diagnosi è essenzialmente clinica, sulla base dell'anamnesi e dell'esame fisico. Prove di laboratorio ed esami di imaging complementari possono essere utili per le diagnosi differenziali. Il trattamento è essenzialmente conservativo, con un alto tasso di successo (circa 90%). L'essenza del trattamento conservativo è un programma base di esercizi da fare a casa per allungare la fascia plantare. Le indicazioni per il trattamento chirurgico sono necessarie solo quando i sintomi persistono senza un miglioramento significativo, dopo almeno sei mesi di trattamento conservativo.
La prevalenza e le caratteristiche anatomiche del capo accessorio del muscolo flessore lungo del pollice: una meta-analisi.
Contesto e obiettivi.
Il capo accessorio del muscolo flessore lungo del pollice (AHFPL), noto anche come il muscolo del Gantzer, è stato descritto per la prima volta nel 1813. I tassi di prevalenza di un AHFPL variano significativamente tra gli studi, e nessun consenso è stato raggiunto sulle numerose varianti segnalate nella sua origine, innervazione, e le relazioni con il nervo interosseo anteriore (AIN) e con il nervo mediano (MN). Lo scopo dello studio preso in esame è stato quello di determinare la reale prevalenza del AHFPL e di studiare le sue caratteristiche anatomiche associate.
Il capo accessorio del muscolo flessore lungo del pollice (AHFPL), noto anche come il muscolo del Gantzer, è stato descritto per la prima volta nel 1813. I tassi di prevalenza di un AHFPL variano significativamente tra gli studi, e nessun consenso è stato raggiunto sulle numerose varianti segnalate nella sua origine, innervazione, e le relazioni con il nervo interosseo anteriore (AIN) e con il nervo mediano (MN). Lo scopo dello studio preso in esame è stato quello di determinare la reale prevalenza del AHFPL e di studiare le sue caratteristiche anatomiche associate.
Gli effetti dell'estensione delle dita sull'attività muscolare della spalla.
Per un'adeguata stabilità del complesso della spalla, sono obbligatori l'interazione e l'equilibrio statico-dinamico tra le varie articolazioni e muscoli intorno alla spalla stessa. Le articolazioni scapolo-toraciche aumentano la gamma di movimento degli arti superiori e forniscono stabilità per il movimento del braccio. Per questo motivo, alcuni medici hanno proposto che i pazienti con una postura scapolare protratta necessitano di adeguati esercizi di retrazione scapolare. I divaricatori delle articolazioni scapolo-toraciche, ovvero i muscoli bersaglio di tali esercizi, sono composti dal fascio centrale del trapezio, dai romboidi, e dal fascio inferiore del trapezio. Inoltre, l'articolazione gleno-omerale consente un alto grado di movimento agli arti superiori e ha quindi la possibilità di subire vari e potenziali danni. Pertanto, la maggior parte degli esercizi ideati per prevenire e curare le lesioni della spalla prendono in considerazione il rafforzamento dei muscoli della cuffia dei rotatori (RC). In particolare, il muscolo infraspinato (IS), uno dei muscoli della RC, stabilizza le articolazioni della spalla durante la rotazione esterna e agisce come il primo motore del movimento.
Il trattamento chirurgico del Neuroma di Morton: risultati clinici dopo l'asportazione a cielo aperto.
SCOPO:
Le analisi dei risultati a lungo termine, dopo un trattamento chirurgico del neuroma di Morton, sono state studiate raramente. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare i pazienti dopo l'asportazione del neuroma di Morton, almeno dieci anni dopo l'intervento.
Le analisi dei risultati a lungo termine, dopo un trattamento chirurgico del neuroma di Morton, sono state studiate raramente. Lo scopo di questo studio è stato quello di valutare i pazienti dopo l'asportazione del neuroma di Morton, almeno dieci anni dopo l'intervento.
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