Effetti del Pilates sui pazienti con dolore cronico non specifico.

INTRODUZIONE

Il mal di schiena (LBP) è un disturbo comune visto nella pratica clinica ed è un problema serio. Circa il 75-85% delle persone hanno sperimentato il mal di schiena, almeno una volta nella loro vita, il che comporta grandi costi economici e sociali. A seconda della durata della sindrome, il mal di schiena può essere cronico o acuto. Le linee guida europee per la terapia fisica dividono ulteriormente il mal di schiena in 3 tipi in base al meccanismo scatenante: 
- patologia spinale specifica,
- dolore alla radice nervosa / dolore radicolare
- mal di schiena non specifico (la variante cronica di questa forma è quella più comune, statisticamente).

Le definizioni di mal di schiena cronico (CLBP) includono la durata del dolore nella regione posteriore lombare per un periodo maggiore alle 12 settimane o la durata del dolore alla schiena per più di 7-12 settimane. La prevalenza e l'alto tasso di recidiva del mal di schiena cronico non specifico spesso causano disabilità e influenzano gravemente la qualità della vita.

Valutazione sonografica degli effetti immediati dell'eccentric heel drop sulla capacità reattiva elastica del tendine di Achille e del muscolo gastrocnemio.

INTRODUZIONE
Il tricipite surale è posizionato sul lato posteriore e inferiore delle gambe ed è costituito dal muscolo gastrocnemio mediale (MG) e laterale (LG)) e dal soleo, che sono in connessione con il tendine di Achille (AT) per formare un'unità musculo-tendinea. I muscoli convergono concentricamente alla piega plantare della caviglia, portando ad una coppia di forze di reazione e d'azione contro il terreno per la locomozione. Il tendine d'Achille è il tendine più grande e più forte, ed è responsabile della resistenza alla tensione e alla trasmissione della forza muscolare durante la locomozione, e c'è una relazione lineare forza-lunghezza dell'AT. Poiché le risposte anormali, adattative acute e subacute del tendine subito dopo gli esercizi sotto carico possono contribuire in larga misura alla tendinopatia, è indispensabile determinare il corretto carico meccanico di ogni tipo di programma di allenamento, che tratti la rigidità del tendine.

I meccanismi del mal di schiena: una guida per la diagnosi e per la terapia.

INTRODUZIONE

Il dolore alla schiena (LBP) è la condizione muscoloscheletrica più comune che colpisce la popolazione adulta, con una prevalenza fino all'84%. Il LBP cronico (CLBP) è una sindrome da dolore cronico nella regione della bassa schiena, che dura almeno 12 settimane Molti autori suggeriscono di definire il dolore cronico come un dolore che dura oltre il periodo previsto di guarigione, evitando questo criterio di tempo preciso. Questa definizione è molto importante, poiché sottolinea il concetto che il CLBP definisce chiaramente le cause patologiche sottostanti e quindi si può considerare una patologia, non un sintomo. Il CLBP rappresenta la principale causa di disabilità in tutto il mondo ed è un importante problema per la salute e per l'economia. Data questa complessità, la valutazione diagnostica dei pazienti con LBP può essere molto impegnativa e richiede un complesso processo decisionale clinico. Rispondere alla domanda "qual'è la causa del dolore" tra le diverse strutture potenzialmente coinvolte nel CLBP è un fattore chiave nella gestione di questi pazienti, in quanto una diagnosi non basata su un eziologia specifica del dolore può portare ad errori terapeutici. Questo articolo mira a fornire una breve guida clinica che potrebbe aiutare nell'identificazione delle cause del dolore attraverso una descrizione anatomica accurata, orientando così i medici verso la corretta diagnosi e l'approccio terapeutico. 

Posizione del dolore al ginocchio, nell'artrosi mediale del ginocchio: modelli e associazioni con sintomi clinici auto-riportati.

INTRODUZIONE

Il dolore al ginocchio è il sintomo più debilitante dell'artrosi al ginocchio (OA). La sua eziologia è complessa e la presentazione clinica è eterogenea. Per i medici, la posizione del dolore è una componente standard di valutazione per aiutare nella diagnosi di un problema clinico e guidare il processo decisionale in merito al corso di trattamento più appropriato. Nonostante la mole della ricerca che valuta le esperienze dolorose associate al ginocchio OA, ci sono relativamente pochi studi che valutano la localizzazione precisa del dolore.

Il test di Thomas modificato non è una misura valida per valutare l'estensione dell'anca, a meno che l'inclinazione pelvica non sia controllata.

INTRODUZIONE

Il test di Thomas (TT), chiamato così dal dottor Hugh Owen Thomas, è stato creato per escludere la contrattura dei muscoli flessori dell'anca (1878), il che significa che un TT positivo è indicativo di una contrattura dei flessori dell'anca. Da allora, questo test è stato utilizzato in modo omogeneo per valutare l'elasticità della muscolatura dell'anca. Il TT è un test di successo/fallimento in cui il paziente si trova in posizione supina su un lettino con entrambe le gambe estese e distese sul lettino. Da questa posizione, flette l'anca di una gamba e tiene il ginocchio della stessa gamba massimamente flesso al petto. Il bacino è mantenuto perfettamente neutro. La gamba controlaterale dovrebbe rimanere rilassata e piatta contro la superficie di appoggio. Un TT positivo, che è considerato come indicativo della contrattura della flessione dell'anca, è dove esiste una flessione dell'anca notevole della gamba controlaterale, indicata da un divario tra questa gamba e il lettino, a livello del cavo popliteo. Ai fini di questo studio, la suddetta contrattura della flessione dell'anca sarà chiamata un deficit di estensione dell'anca, poiché più di una semplice contrattura può inibire l'estensione dell'anca. Il TT modificato (MTT) viene eseguito in modo analogo al test originale di Thomas, ma viene eseguito sul bordo del letto. Così, la gamba controlaterale penzola sul bordo del lettino, il che consente la misura di un angolo di prolungamento dell'anca in tutti gli individui e non solo in quelli con un deficit di estensione dell'anca.

Il pattern di attivazione del lobo temporale mediale durante la masticazione di una chewing gum.

INTRODUZIONE

E' risaputo che il cervello umano sia influenzato da stimoli ambientali (Feeney et al., 1982; Kaplan, 1988). Pertanto, la ricerca sul modello di attivazione cerebrale da stimoli esterni è stata da sempre un argomento importante nella neuro-scienza (Kaplan, 1988). Da alcuni studi è emerso che la gomma da masticare abbia un effetto positivo sulla cognizione, sulla vigilanza, l'attenzione, la velocità di elaborazione cognitiva e la memoria (Stephens e Tunney, 2004; Smith; 2009; Onyper et al., 2011; Allen and Smith, 2012; al., 2013). Molti studi hanno riferito che la gomma da masticare può migliorare la funzione della memoria, anche se c'è qualche controversia su questo argomento (Nielson e Jensen, 1994, Stephens e Tunney, 2004, Tucha e altri, 2004, Miles e Johnson, 2007, Smith). E' stato dimostrato che la gomma da masticare migliora la funzione della memoria aumentando la distribuzione del glucosio nel cervello, aumentando l'eccitazione adrenergica e avviando l'attivazione corticale in aree correlate alla memoria (Sesay et al., 2000; Takada e Miyamoto, 2004 ). Tuttavia, il possibile schema di attivazione cerebrale del lobo temporale mediale non è stato chiarito finora.

Lo Yoga come trattamento per il dolore cronico alla schiena: una revisione sistematica della letteratura.

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Circa un quarto degli adulti americani riferisce un dolore alla schiena, che dura un intero giorno o più, negli ultimi 3 mesi della loro vita. È la causa più frequente di limitazioni delle attività nelle persone al di sotto dei 45 anni, è la seconda ragione più frequente per le visite ad un medico, la terza ragione più comune per l'intervento chirurgico e la quinta causa più comune di ammissione ospedaliera negli Stati Uniti.

La maggior parte degli individui con mal di schiena e sciatica recupera da un episodio acuto in 4-8 settimane. L'80-90% ritorna al lavoro entro 12 settimane dopo l'infortunio. Tuttavia, il 25-80% dei pazienti affetti da dolore alla schiena sperimenta qualche forma di recidiva ricorrente nell'anno successivo. Tra coloro che soffrono di un episodio di dolore alla schiena, ad un follow up di un anno o più tardi, il 33% ha un dolore di intensità moderata e il 15% può sperimentare un forte dolore.

Esercizi per la colonna vertebrale su pazienti affetti da dolore non specifico alla colonna lombo-sacrale.

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Il mal di schiena non specifico è il tipo più comune di dolore muscoloscheletrico con una prevalenza di una volta nella vita fino al 90%, e di particolare rilevanza nei paesi industrializzati. La prevalenza varia tra il 30 e il 50%, a seconda dell'età e del sesso. Quando ci si concentra solo sugli atleti competitivi di elite, i risultati effettivi della ricerca stimano la prevalenza di una volta nella vita al 60% e la prevalenza al 18%. Proprio come nella popolazione generale, le prevalenze variano negli atleti, a seconda dello specifico sport, dell'età o del sesso.

Deficit neuromuscolari e strutturali, per lo più accompagnati da fattori psicologici o sociali ( 'bandiere gialle') [fattori di rischio], sono noti sia per l'insorgenza sia per la cronicizzazione di una lombalgia non specifica. L'intervento deve essere orientato alla causa del problema, con un prezioso focus su questi fattori e sul dolore alla schiena, che sono sempre più rilevanti nella prevenzione (secondaria) e nella terapia stessa. Gli approcci terapeutici basati sull'evidenza sono cambiati e non sono più solamente reattivi passivi ma attivi multidisciplinari con una grande parte dedicata all'attività fisica. Tuttavia, l'evidenza dell'efficacia dell'attività fisica nella terapia del dolore non specifico della schiena è contraddittoria. Una recente meta-analisi indica che l'attività fisica abbia effetti positivi nella terapia del dolore non specifico alla schiena. Inoltre, gli autori mostrano che allenare la coordinazione e la stabilizzazione abbia un effetto positivo sulle carenze sensoriali. L'ultima revisione di Cochrane fornisce tuttavia solo prove di qualità bassa e moderata che l'allenamento isolato del controllo motorio sia in grado di migliorare il dolore nel breve, medio o lungo termine. Gli autori concludono che manca ancora una prova definitiva per l'efficacia dell'esercizio di controllo motorio sui fattori funzionali rilevanti come la cinematica, la forza, il controllo posturale e il dolore.

Il dolore all'anca (posteriore, laterale e anteriore) dovuto all'origine muscolo-scheletrica.

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Il dolore all'anca auto-riportato è comune, affliggendo circa il 14% della popolazione oltre i 60 anni. Fare diagnosi differenziale focalizzata per una problematica di dolore all'anca è impegnativa e le fonti potrebbero originare nei pressi o all'interno "dell'anello osseo" tra la colonna lombare e la sinfisi pubica. I fisioterapisti devono considerare sia l'anatomia ossea, tendina, nervosa e muscolare locale e distante quando si esaminano i pazienti con disturbi relativi all'anca (in zona posteriore, laterale o anteriore). Inoltre, la sindrome del dolore miofasciale è una causa comune e trascurata del dolore. La patologia genito-urinaria, gastrointestinale e vascolare dovrebbe essere esclusa quando si esamina un paziente con dolore all'anca ma è al di là della portata di questa revisione.

Presentazione clinica, funzionale e biomeccanica e la disabilità dei pazienti con sofferenze sintomatiche dell'HAT.

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La sindrome dolorosa del grande trocantere (GTPS) è un termine non specifico usato per descrivere la condizione clinica del dolore e della debolezza dell'anca in zona grande trocantere e peri-trocanterica. Colpisce il 10-25% della popolazione generale, si sperimenta nel 10-20% di tutti i pazienti con problemi all'anca presentati nell'assistenza primaria, ed è più prevalente nelle femmine, sedentarie, tra i 40 e i 60 anni.  Visto che un certo numero di condizioni sono associate con GTPS compresa la borsite trocanterica e la tendinopatia glutea, una migliore comprensione della condizione insieme all'aiuto di imaging avanzate e reperti chirurgici ha rivelato che una causa comune del dolore all'anca possa essere una sofferenza del tendine abduttore (HAT). Mentre la vera incidenza di sofferenza al tendine abduttore dell'anca è sconosciuta, è stato stimato che quasi il 25% delle donne di mezza età e più del 10% degli uomini di mezza età svilupperà una sofferenza al HAT.

Effetti del campo elettromagnetico pulsato a breve durata sui condrociti coltivati: uno studio sperimentale.

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Il campo elettromagnetico pulsato (PEMF) è stato usato per trattare disturbi ossei e articolari da oltre 30 anni. L'uso clinico di PEMF ha preceduto la ricerca sistematica nella sua utilità per l'osso e per la guarigione delle articolazioni. Studi successivi hanno identificato che il PEMF è in grado di produrre significativi cambiamenti cellulari nelle cellule ossee e cartilaginee mediante la proliferazione, la differenziazione, la sintesi della matrice extracellulare (ECM) e la produzione di fattori di crescita. Una revisione sistematica basata su tre studi clinici ha valutato l'effetto della terapia con PEMF per l'osteoartrosi (OA) del ginocchio, includendo fattori quali dolore, funzione fisica, valutazione del paziente, qualità della vita e la valutazione globale del medico. Questa revisione indica che la terapia di stimolazione elettrica può essere utile nella OA del ginocchio, ma sottolinea la necessità di conferma negli studi futuri. La perdita di Proteoglicani (PG) si verifica nella cartilagine articolare in caso di OA e la terapia con PEMF ha dimostrato di indurre la sintesi di PG in vivo e in vitro. Il PEMF ha anche dimostrato di avere un effetto positivo sulla proliferazione cellulare e sulla sintesi del DNA attraverso l'apertura di canali di calcio sensibili alla tensione. Nei modelli animali hanno dimostrato che la terapia PEMF ritarda la progressione dell'OA.

Effetto della terapia ad onde d'urto extracorporee per il trattamento dei pazienti con tendinite cronica della cuffia dei rotatori.

INTRODUZIONE
La tendinite cronica della cuffia dei rotatori (CRCT) è una condizione comune nelle persone che spesso praticano sport in cui è richiesto spesso il movimento di estensione del braccio sopra la testa. Si verifica quando i tendini e i muscoli che aiutano a spostare l'articolazione della spalla sono infiammati o irritati. I sintomi più comuni di una CRCT sono la presenza di dolore alla spalla correlato al movimento, alla debolezza muscolare e alla riduzione della mobilità. Pertanto, il dolore alla spalla è dovuto all'infiammazione e ai cambiamenti degenerativi nei tendini della cuffia dei rotatori e nelle strutture adiacenti della spalla.

La ricostruzione e la riabilitazione del legamento crociato anteriore: fattori favorevoli al successo.

INTRODUZIONE
Le lesioni del legamento del crociato anteriore (ACL) possono portare all'instabilità del ginocchio, impedendo seriamente il ritorno dei pazienti all'attività sportiva e compromettendo l'omeostasi dell'articolazione, con dannosi risultati a lungo termine. La ricostruzione chirurgica è il gold standard per la gestione delle lesioni del ACL in una popolazione attiva sportiva, mostrando un alto tasso di successo in termini di recupero della normale funzionalità del ginocchio e il ritorno al livello precedente di attività sportiva. Oltre a diverse considerazioni riguardanti i diversi tipi di innesto e le tecniche disponibili per la ricostruzione, la ricerca clinica si è recentemente focalizzata sul ruolo critico dei fattori correlati al paziente, che potrebbero influenzare i risultati finali e il tempo necessario per il recupero.

La sindrome da Impingement interno della spalla.

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I test per identificare un impingement, ovvero quello di Hawkins e di Neer nonché il test di conflitto orizzontale sono considerati particolarmente affidabili per l'identificazione della sindrome da conflitto sotto-acromiale e coracoidea della spalla e sono normalmente inclusi nell'esame clinico della spalla.

I test sono stati originariamente stabiliti per rilevare la patologia di un conflitto primario della spalla, come risultato diretto della compressione dei tendini della cuffia dei rotatori tra la testa omerale e il terzo anteriore dell'acromion, del legamento coracoacromiale e della coracoide, con un test positivo indicato dal dolore. Diversi studi hanno dimostrato che i test sono sensibili alle patologie subacromiali ma che non presentano specificità per le lesioni specifiche, in quanto altre condizioni come le lesioni del labbro glenoideo o l'artrite possono causare sintomi simili al dolore provocato durante il test.

Influenza delle convinzioni e delle attitudini dei fisioterapisti nella pratica clinica del dolore cronico.

INTRODUZIONE

Il dolore cronico della schiena è un disturbo complesso, con diversi fattori fisici, psicologici e sociali che contribuiscono ad un recupero più lento e ad una disabilità prolungata. Le linee guida per la pratica clinica raccomandano di valutare i fattori biopsicosociali quando si decidere la gestione del paziente, perché sono determinanti e importanti per un buon risultato. Ma anche perché un approccio biopsicosociale è superiore ad un approccio biomedico nel dolore cronico alla zona lombare. Nonostante questa approvazione da parte delle linee guida, i fisioterapisti tendono ad aderire poco a questa guida.

I fisioterapisti sono tradizionalmente all'avanguardia nella gestione del dolore cronico alla schiena. La formazione dei fisioterapisti nella gestione del dolore cronico alla zona lombo-sacrale si concentra su un approccio biomedico, dove il dolore è attribuito ad un deficit strutturale o biomeccanico e il trattamento ha l'obiettivo di affrontare questi fattori. Tuttavia, l'approccio dei fisioterapisti secondo un modello biopsicosociale nei confronti del dolore cronico alla schiena rimane limitato. I fisioterapisti, per la maggior parte, tendono ad avvicinarsi alla gestione del dolore cronico della schiena, sulla premessa di un modello biomedico di malattia, con il focus sulla cura di una patologia fisica e sull'affrontare i sintomi e le disabilità fisiche.

L'effetto dell'esercizio fisico, della fisioterapia e dello yoga sulla qualità della vita delle persone con Sclerosi Multipla: revisione sistematica e meta-analisi.

𝐀BSTRACT
La sclerosi multipla (SM) è una malattia autoimmune cronica che colpisce gli assoni mielinizzati del sistema nervoso centrale causando un deterioramento neurologico. Le persone che vivono con la SM hanno una scarsa qualità della vita (QOL) a causa dei sintomi causati dalla malattia e ci sono vari tipi di trattamenti per gestire i sintomi, oltre ai farmaci.

Esercizi per prevenire le cadute nelle persone anziane che vivono nella comunità.

ABSTRACT
Almeno un terzo delle persone che vivono in comunità, con più di 65 anni di età, cade ogni anno. Esercizi che mirano all'equilibrio, all'andatura e alla forza muscolare sono stati studiati per prevenire le cadute in queste persone. E' stata così eseguita una sintesi aggiornata delle prove e degli studi a riguardo, importante date le conseguenze a lungo termine associate a queste cadute e alle lesioni correlate.

OBIETTIVI
Gli obiettivi del seguente studio sono stati quelli di valutare gli effetti (benefici e danni) degli interventi di esercizio per prevenire le cadute nelle persone anziane che vivono nella comunità.

Esercizi per le donne con persistente dolore pelvico e alle spalle dopo la gravidanza.

INTRODUZIONE

Il dolore lombare è una denuncia comune durante e dopo la gravidanza. Un riesame sistematico ha riscontrato che il 44% delle donne in gravidanza e il 25% delle donne appena consegnate hanno avuto un basso dolore indietro e / o pelvico ( Wu et al., 2004 ). Uno su tre in una popolazione svedese di donne appena consegnate ha riportato un dolore lupopelico 3 mesi dopo la consegna ( Gutke, Lundberg, Ostgaard, & Oberg, 2011 ). Uno studio norvegese ha rilevato che nel 16% delle donne che hanno riportato dolore pelvico durante la gravidanza, il dolore persisteva 3-6 mesi dopo il parto ( Gausel et al., 2015 ). Per alcuni, la riduzione dell'attività fisica e la ridotta qualità della vita possono persistere diversi anni dopo la consegna. Di conseguenza, il dolore al basso indotto e pelvico legato alla gravidanza rappresenta un problema estremo, sia per le donne individuali, per le famiglie, sia per la società.